Censimento

I Cronache 21:1-17

 

Davide in questo passo biblico è già re e, grazie alla guida di Dio, ha collezionato molti successi militari. Tuttavia, ordina a Ioab e ai capi del popolo di fare il censimento degli Israeliti da Beer-Seba fino a Dan. Il responso di Ioab è di 1.100.000 uomini abili alle armi in Israele e 470.000 in Giuda. Questo atteggiamento dispiacque molto al Signore, perché Davide contava sul proprio numero di soldati e non nell'unico vero Dio, che gli aveva dato in mano tutti i suoi nemici. Ma questa non fu l'unica occasione in cui Davide recò dolore al Signore. In II Samuele 11:26-27, infatti, Davide si rende colpevole di adulterio ed omicidio a danno di Uria e, verso la fine del verso 27, c'è scritto di nuovo che questo dispiacque al Signore.

 

Chissà quante volte abbiamo recato dispiacere al Signore, Lo abbiamo deluso.  

Con il termine "dispiacere" si intende che Dio ha provato dolore, sdegno. Questo accade quando non ubbidiamo alla volontà di Dio, ma diamo spazio ai desideri del nostro cuore carnale e il nemico, approfittando del momento, ci incita a peccare contro il Signore.

Il verso parallelo a I Cronache 21:1, che si trova in II Samuele 24:1, afferma che fu Dio e non Satana ad incitare Davide a fare il censimento. Non si tratta di una contraddizione nella Parola di Dio, ma semplicemente una verità importante nella vita di un credente: Davide aveva già nel suo cuore il desiderio di censire il popolo e con questo sentimento diede spazio al nemico, che lo portò a peccare, e Dio, lasciando il libero arbitrio, lo permise. Certe volte i problemi e le sofferenze che patiamo non sono sempre causati da Satana, ma dai nostri peccati che offendono la santità di Dio. Esaminiamo in profondità la causa delle nostre pene!

 

Davide si pentì per quello che aveva fatto e chiese perdono al Signore, il quale, senza esitazione, gli propose 3 opzioni per redimere il proprio peccato. Davide poteva scegliere 3 anni di carestia, 3 mesi nelle mani dei propri nemici oppure 3 giorni di spada del Signore, cioè la peste nel paese. Davide optò per l'ultima, perché sapeva di cadere nelle mani di un Dio misericordioso e pronto a perdonare ogni sbaglio.

 

Se non vogliamo dispiacere Dio, vogliamo allora compiacerlo. In che modo? In Colossesi 1:10-12 c'è la ricetta per camminare "in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce". Paolo pregava constantemente affinché i credenti di Colosse potessero crescere spiritualmente. Il credente riscattato non può fare quello che vuole della propria vita, perché essa non gli appartiene, ma deve presentarla ogni giorno come offerta di adorazione a Colui che gli ha dato la Vera Vita.

 

 

Forse stai facendo dei progetti per la tua vita senza chiedere consiglio al Signore, non andare avanti, ma ricerca la Sua approvazione. Non lasciare spazio al nemico di distruggere la tua vita spirituale, lascia operare il Signore. 

 

 

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Update 09.11.2022 :

 

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