Ama il tuo prossimo come té stesso

Ebrei 10:19-25

 

Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

 

Lo scrittore agli Ebrei al versetto 25, esorta a non abbandonare la comune adunanza, cioè le riunioni di chiesa. Questo “comandamento” può essere interpretato in diversi modi. Per qualcuno, il partecipare a tutte le riunioni di chiesa:

 

  • è il dovere di un buon cristiano;
  • gli fa evitare domande scomode, quali per esempio; “come mai non c’eri domenica scorsa?”; “non ti ho visto alla riunione di preghiera, tutto bene ?”;
  • lo fa sentire abilitato a giudicare e riprendere il fratello o la sorella che non frequenta spesso;
  • mette a tacere la sua coscienza e gli dà l’illusione di appartenere a Cristo;
  • gli piace perché il suo pastore si esprime in maniera accurata e si diletta nell’ascoltarlo.

 

Oppure, all’opposto, ci sono alcuni che rifiutano completamente questo “comandamento”, perché pensano che, per essere salvati non bisogna necessariamente frequentare una chiesa; basta leggere in privato la Parola di Dio. Altri, invece, preferiscono guardare il culto su youtube, seduti comodamente su una poltrona, sorseggiando magari una calda tazza di tè. 

 

Questo passo, ci fa riflettere sul perché si frequentano le riunioni. Per quale motivo vai in chiesa la domenica ? 

 

Giovanni 15:5

 

Io sono la vite, voi siete i tralci.

 

Secondo l’insegnamento del NT, la chiesa non era semplicemente un luogo in cui veniva insegnata la Parola di Dio, ma un luogo in cui ogni fedele doveva essere di esempio, consigliare, consolare il proprio fratello e la propria sorella. Un luogo dove ogni credente, riscattato dal potente sangue di Gesù, trova refrigerio e benedizione. Così come i tralci sono attaccati alla vite, anche ogni credente deve essere attaccato, con il legame dell’amore di Cristo, a tutti i fratelli e a Dio. Questo tipo di legame è indissolubile, e nemmeno l’opera distruttrice di Satana può avere effetto. Il problema è che, gli impegni secolari ci soffocano tanto da farci trascurare sia la comunione fraterna all’interno che all’esterno della chiesa. Il vero credente non è autosufficiente ma ha bisogno del proprio fratello e della propria sorella per camminare nelle vie del Signore. 

 

Come si è detto, in questo luogo non si va per riscaldare la sedia, ma per ricoprire un ruolo attivo al culto del Signore. Mi riferisco a condividere ogni aspetto della nostra vita, al piangere, sorridere e lodare insieme il Signore in sincerità. Questo significa servire gli altri. Quindi, non dobbiamo aspettarci che siano sempre determinati fratelli che ricoprono specifici incarichi a servire gli altri, ma tutti siamo chiamati a servire ogni membro della famiglia di Cristo. E nel fare ciò, mettiamo in pratica il comandamento più importante di tutti “ama il tuo prossimo come tè stesso”. (Matteo 19:19)

 

Dobbiamo avere cura del nostro fratello e vigilare. Quando qualcuno si raffredda o è scoraggiato, allora dovremmo intercedere e metterci a sua disposizione per qualsiasi cosa. Questo perché noi tutti siamo vulnerabili al peccato e, quando un fratello cade, noi dobbiamo essere pronti ad aiutarlo ad rialzarsi. 

 

Questo amore è sovrumano !!

Come si è letto nel Vangelo di Giovanni 15:5, il tralcio è collegato alla vite che è Cristo Gesù il Signore. Per mantenerci uniti con gli altri tralci dobbiamo avere comunione con l’Eterno. Egli è la sorgente della vita e dell’amore. 

 

…. avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede….

 

Ovviamente alla base di tutto questo ci deve essere la certezza della salvezza, che ci dà il diritto di “essere chiamati figli di Dio” e quindi di far parte della sua Sposa. Altrimenti continueremo ad avere una vita spirituale solitaria, avremo paura di essere esclusi. 

Alla luce di quello che è stato trattato, la chiesa è un luogo in cui i figli dell’Altissimo, condividendo il legame d’amore di Cristo, possono incoraggiarsi e godere della consolazione reciproca. Se afferriamo questo, comprenderemo la vera importanza di frequentare le riunioni. 

Il signore ci chiama a curare le nostre relazioni verso i fratelli e le nostre attitudini verso gli altri e verso Dio. 

 

Che il Signore possa benedire la tua anima!

 

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Update 09.11.2022 :

 

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